7 ottobre, ricorrenza di una morte: Edgar Allan Poe

Edgar_Allan_Poe_2_-_edit1Il 7 ottobre del 1849 moriva Edgar Allan Poe, una delle figure più importanti nella storia della letteratura gotica del 1900. Si può dire che da lui siano originati i concetti di orrore e mistero. Lui, che era in grado di trasformare quello che all’epoca era il genere giallo e poliziesco in qualcosa di più; dalla sua penna nasceva il disturbante che indagava le menti di vittime e assassini, nonché una mai celata critica alla società incapace di riconoscere e accettare il suo talento.

Le sue opere più famose sono state spesso utilizzate per soggetti cinematografici. Il primo film che si ricordi è Il crollo della casa degli Usher, del 1928 e poi, negli anni 60, il regista Roger Corman – coadiuvato dallo scrittore e sceneggiatore Richard Matheson – diresse una serie di film tratti dai racconti di Poe il cui protagonista fu – quasi in tutte le pellicole – il suo beniamino Vincent Price. Ne I maghi del terrore, del 1963, recita anche un giovanissimo Jack Nicholson accanto a mostri sacri dell’horror dell’epoca come Boris Karloff, Peter Lorre e lo stesso Price. Nel 1968 viene girato un film a episodi intitolato Tre passi nel deliro dei quali uno è diretto niente meno che da Federico Fellini (titolo dell’episodio è Toby Dammit, tratto dal racconto Mai scommettere la testa col diavolo). Del 1981 invece la pellicola The black cat (il gatto nero) del regista Luci Fulci. Il racconto sul gatto nero viene ripreso poi da Dario Argento nel 1990 nel film Due occhi diabolici, codiretto con George Romero, il quale si è occupato di dirigere l’episodio tratto da La verità sul caso di Mr. Valdemar.RavenPoster

Edgar Allan Poe per ben due volte approda addirittura al grande schermo nella veste di protagonista: nel 1964 nel film Danza Macabra (di Antonio Margheriti), è interpretato da Silvano Tranquilli; nel 2012 in The raven (di James McTeigue) a vestirne i panni è invece il bravo John Cusack (di questo film abbiamo parlato qui). Ricordiamo poi P.O.E. –  Poetry of Eerie, antologia a episodi diretta da giovani registi del cinema indipendente italiano.

Nella serie tv The Following (leggete gli articoli qui e qui), Kevin Bacon dà la caccia al criminale Joe Carroll (interpretato da James Purefoy) a capo di una setta che uccide sulla base dei versi di Edgar Allan Poe.

Naturalmente l’influenza di Poe non si limita al cinema, ma ha inciso anche sulla musica, il teatro, i fumetti e persino nel mondo della pittura troviamo traccia delle sue opere.

In vita, Poe non fu molto fortunato, l’alcolismo, la povertà e la depressione segnarono la sua esistenza fino alla morte della moglie, che fu per lui il colpo di grazia dal quale non si riprese più. Vagò a lungo sul ciglio di un abisso di disperazione fino a quando non cercò di risalire la china, disintossicandosi dall’alcol e arrivando quasi a un secondo matrimonio. Purtroppo, il quasi è d’obbligo, poiché lo scrittore venne trovato in fin di vita nelle strade di Baltimora prima che potesse coronare questo sogno. La causa della sua morte, pochi giorni dopo il suo ricovero d’urgenza in ospedale, rimane avvolta nel poe-grave-cp-00029425mistero, sebbene vi sia il sospetto che avesse contratto la rabbia.

Edgar Allan Poe è sepolto in un cimitero nei pressi di Westminister Hall, tra Fayette e Greene Streets, ad appena un isolato dallo University of Maryland Medical Center.

L’autore de I delitti della Rue Morgue, Il pozzo e il pendolo, Il cuore rivelatore, La maschera della morte rossa e tutti gli altri capolavori della letteratura gotica scaturiti dal suo genio ha ritrovato forse oggi, nei nostri tempi, il giusto riscatto a un’esistenza povera e tormentata.

Ci piace pensare che lui sia da qualche parte a godersi la meritata gloria, e abbia avuto ragione nello scrivere che “Nel sonno più profondo, nel delirio, nello svenimento, nella morte, perfino nella tomba la coscienza non si perde mai del tutto. Se no, non ci sarebbe immortalità per l’uomo”.

(Daniele Picciuti)