Europa Report, di Sebastiàn Cordero

Potremmo definire questo tipo di film un Survival Space Horror, ma alla lontana. Sulla scia di film del calibro di Sunshine, Sfera, The Abyss, piuttosto dei più action Alien o Pandorum. A differenza di tutti questi, però, qui non predomina il lato fanta- quanto il lato -scientifico.

Ci troviamo di fronte a un film con una solida base astronautica, sebbene alcune forzature siano presenti – e i più esperti le noteranno – ma crediamo siano funzionali a un più agile sviluppo della trama. D’altronde questo film vanta tra i consulenti persone che lavorano o hanno lavorato alla NASA, e la stessa forma in cui per buona parte viene proposto – ovvero tramite riprese e interviste – lo rende in parte documentaristico.

C’è del mockumentary, quindi, ma soltanto dove serve. Per buona parte, vediamo un film “normale”, che tuttavia ci ricorda in continuazione come tutto ciò che stiamo osservando sia “reale”, realistico, o presume di esserlo.

Veniamo alla trama. Una squadra di astronauti viene inviata su Europa, una delle lune di Giove, dove si sospetta possa esserci acqua sotto la superficie ghiacciata, per raccogliere campioni. La missione, unica per l’umanità, avrà com’è ovvio uno sviluppo inaspettato. E tragico.

Il film è piuttosto lento nel suo dipanarsi, spesso claustrofobico, le tensioni interiori dei personaggi escono fuori bene e a tratti si ha la sensazione di stare male esattamente come loro, nelle situazioni limite. La sequenza finale lascia il segno quanto basta per volerla rivedere – lo stesso regista deve averlo previsto, infatti la rivediamo al rallenty con un semplice escamotage – e, nel complesso, il film vale la pena di essere visto.

Fantascienza. Thriller. Horror. Mockumentary. Documentario. La pellicola è tante cose fuse insieme. Nel cast due nomi importanti: Michael Nyqvist (Uomini che odiano le donne) e Sharlto Copley (District 9).

 Tre coltelli.

(Daniele Picciuti)