Altered Carbon: quasi un capolavoro

alteredcarbonOggi parliamo di Altered Carbon. In molti mi hanno consigliato, nel tempo, di leggere i romanzi di Richard Morgan e io, per un motivo o per un altro, non sono mai riuscito a farlo. Ho sempre rimandato l’acquisto di Bay City finché, tra i mille impegni giornalieri, mi è, con molta semplicità, passato di mente. Per questo, quando ho saputo dell’uscita di Altered Carbon, serie tv basata sui romanzi di Morgan, mi si è accesa subito la lampadina. Finalmente, mi son detto, posso colmare quella lacuna, anche se in maniera diversa da come avrei dovuto.

E devo dire che ne è valsa la pena, di colmarla. Ho digerito questa serie in due giorni, ogni episodio è come un incanto fatto di suggestioni, ferocia e poetica amarezza. La malinconia che avvolge l’io narrante – che, a ben vedere, non è sempre lo stesso – funziona egregiamente, lasciando lo spettatore alla mercé di forti emozioni.

Ho provato questo, seguendo Altered Carbon: emozioni. C’è il senso di incompiutezza della vita, si annusa la decadenza della civiltà, si abbraccia la consapevolezza dell’inevitabile impoverimento dell’animo umano. Bay City è una città malata, corrotta, viziata dai capricci di coloro che abitano tra le nuvole, i ricchissimi, gli immortali.

L’immortalità. È questo il risultato delle sperimentazioni sul carbonio alterato. L’umanitàaltered-carbon-0 ha trovato il modo di conservare la propria coscienza all’interno di supporti elettronici (le “pile”) che, innestati dietro il collo, possono essere rimossi dopo la morte della “custodia” (è questo che sono i corpi umani, ormai) e reimpiantati in un’altra. Così si può arrivare a vivere centinaia di anni, cambiando aspetto oppure, se viene conservato il materiale genetico e si ha abbastanza denaro da potersi permettere questo trattamento, mantenerlo attraverso la clonazione. Attenzione che non venga distrutta la pila, però, altrimenti ci sarà la vera morte, da cui non si potrà tornare indietro, a meno di essere abbastanza ricchi da potersi permettere un backup esterno che conservi altrove la nostra coscienza.

La storia parte dal risveglio di Takeshi Kovacs in un corpo che non è il suo. Nei panni del “nuovo” Kovacs c’è il fin troppo aitante Joel Kinnaman, mentre a vestire quelli del “vecchio”, che impareremo a conoscere attraverso opportuni flashback, troviamo Will Yun Lee. Kovacs è stato risvegliato da un magnate immortale di nome Bancroft (James Purefoy), che  lo ha voluto per risolvere il suo omicidio, o meglio l’omicidio della sua precedente custodia. Fin da subito il nostro improvvisato investigatore capisce che qualcosa non va, che qualcuno sta manovrando i fili di tutto, anche i suoi. A indagare sull’omicidio c’è anche il tenente Kristin Ortega (interpretata in maniera davvero convincente da Martha Higareda) che, dapprima in contrasto con Kovacs, finirà inevitabilmente per ritrovarsi dalla sua stessa parte. Non dirò di più sulla vicenda, essendo molto fitta e complessa, ma voglio segnalare la presenza della bellissima Dachen Lachman nel ruolo di Reileen, sorella di Kovacs, elemento fondamentale nell’intera vicenda.

netflixs-altered-carbon-gets-another-trailer-696x464Le ambientazioni sono senza dubbio un altro punto forte della serie: l’hotel Il Corvo, con la figura di Poe (Chris Conner) a gestirla – una IA che non potrete non amare, soprattutto se coglierete il palese riferimento letterario – e il suo arredamento gotico; i locali notturni dedicati alle droghe e al sesso, con le loro luci, la musica psichedelica, il senso di depravazione che li accompagna; la falsa perfezione delle abitazioni oltre le nuvole, così bianche, dorate e con così poca anima; le immagini oniriche delle realtà virtuali in cui vengono effettuate cure e torture; le numerose scene di nudo, con quei corpi così ben delineati, grazie ad astuti giochi di luce e ombre a esaltarne la bellezza; il senso di vuoto, il dolore e la rabbia che trasudano dalle espressioni dei protagonisti. Tutto condensato sapientemente al fine di restare impresso nello spettatore in maniera indelebile.

Nel cast anche Kristin Lehman nel ruolo della moglie di Bancroft, Reneé Elise Goldsberry (Falconer), Hiro Kanagawa (capitano Tanaka), Ato Essandoh (Vernon Elliott) e Hayley Law (Lizzie).

Altered Carbon vi ammalierà, vi farà arrabbiare, vi commuoverà, anche.

Quattro coltelli e mezzo

(Daniele Picciuti)

terzo occhio 4 coltelli