Charles Manson e la family: indagini e arresti

Charles Manson

Nel precedente articolo abbiamo parlato delle morti attribuibili, almeno in via ufficiale, alla Famiglia di Charles Manson nell’estate del 1969. Vediamo adesso come gli investigatori e l’opinione pubblica reagiscono nello scoprire che una delle tante comunità hippie presenti in California si è trasformata in una banda di giovani e spietati assassini. Per una visione più completa, si consiglia di leggere Charles “Satana” Manson: demitizzazione di un’icona satanica (Nero Press Edizioni, 2014).

Indagini e arresti

La morte di Hinman, la strage di Cielo Drive, e il duplice omicidio LaBianca, nonostante le varianti della scritta Pig presenti nelle scene dei crimini, vengono considerati dalla polizia tre episodi distinti e non riconducibili agli stessi assassini; al massimo il terzo potrebbe essere stato portato a termine da emulatori del secondo, anche se si pensa all’inizio che i LaBianca siano stati uccisi per i debiti di gioco di Leno.

Locandina di "Rosemary's baby"
Locandina di “Rosemary’s baby”

È ovviamente la morte di Sharon Tate e dei suoi amici ricchi e famosi ad avere maggior copertura mediatica e a scatenare paura e morbosa curiosità nel pubblico. Si formulano le ipotesi più assurde, dalla serata di orgia e droghe finita male, a uccisioni effettuate per nascondere il sacrificio satanico del primogenito maschio del regista di Rosemary’s Baby, pellicola “maledetta” e uscita nelle sale l’anno precedente. Polanski, primo sospettato, è costretto a sottoporsi alla macchina della verità e a discolparsi per l’omicidio in una toccante intervista.

Il 16 agosto, forse per la soffiata di Donald Shea, che per questo verrà ucciso dalla Family, presso il Ranch di George Spahn la polizia fa un blitz e arresta 26 persone, soprattutto giovanissime ragazze scappate di casa. All’apparenza sono solo i membri di una delle tante comunità hippie presenti a Los Angeles e dintorni, perciò vengono tutti rilasciati e si trasferiscono al Barker Ranch dove, in seguito all’incendio doloso di un escavatore cingolato del corpo dei rangers del Death Valley National Monument, tra il 12 e il 15 ottobre, la polizia esegue una serie di controlli e arresti, ritrovando le stesse persone della retata allo Spahn Ranch. Altri membri della Famiglia saranno catturati invece presso il Myers Ranch.

In carcere Susan Atkins, che preferisce farsi chiamare “Sadie Mae Glutz” come l’ha ribattezzata Manson, comincia presto a vantarsi dei delitti. Sebbene alla polizia sembri incredibile che quel gruppetto di giovani hippie sia responsabile dei crimini, le indagini si orientano verso l’incriminazione di Manson e dei suoi. Si interrogano i membri della Family e del gruppo di motociclisti degli Straight Satans, però è difficile stabilire quello che è accaduto: le ragazze di Charlie, infatti, non vogliono mettere nei guai il loro amato guru e tutte le persone coinvolte cambiano in continuazione versione.

Vincent Bugliosi
Vincent Bugliosi

Il caso viene assegnato il 18 novembre del 1969 a Vincent Bugliosi, viceprocuratore distrettuale di Los Angeles con all’attivo 103 successi su 104, sperando ci capisca qualcosa. Il primo dicembre del 1969, durante una conferenza stampa, il capo della polizia di Los Angeles dichiara che per gli omicidi Tate-LaBianca sono stati incriminati l’ex galeotto Charles Manson e alcuni membri della comunità hippie che ha fondato, nota come La Famiglia.

Come già specificato, non è facile ottenere una ricostruzione precisa e inconfutabile dei fatti. Lo scopo principale di Vincent Bugliosi è trovare un testimone che sia davvero attendibile e il cui coinvolgimento nei delitti sia solo marginale. La sua scelta ricade su Linda Kasabian: la donna ha frequentato per nemmeno due mesi la Family, è stata “solo” autista per i delitti Tate-LaBianca ed è stata scelta perché l’unica in possesso di una parente regolare, inoltre ha perfino salvato una vittima potenziale. Può farla passare per un inconsapevole “palo” che credeva di partecipare o a dei furti o all’ennesima missione di creepy-crawling, perciò stringe con lei l’accordo di immunità in cambio della confessione confermata in aula.

Patricia Krenwinkel, Leslie Van Houten, and Susan Atkins
Patricia Krenwinkel, Leslie Van Houten, and Susan Atkins

Il processo e la sentenza

Il processo contro Charles Manson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Leslie Van Houten si apre Il 24 luglio del 1970. Tex Watson è ancora latitante.

Manson all’inizio decide di difendersi da solo perché si ritiene l’unico in grado di farlo; in seguito gli vengono affidati avvocati diversi che si mostra subito in grado di manipolare. Non perde mai il controllo dei suoi seguaci: imputati, testimoni e quelli che rimangono fuori dall’aula del tribunale lo difenderanno e lo sosteranno fino alla fine. Quando Manson si incide una X in fronte, dichiarerà che lo ha fatto “per marchiarmi fuori dal vostro mondo […] La vostra aula di tribunale è un gioco dell’uomo. L’amore il mio giudice”. Molti membri della Famiglia fanno altrettanto e, a un suo ordine, più di una volta si alzeranno gridando frasi come “L’Helter Skelter sta arrivando!” o mettendosi a cantare.

La tesi di Bugliosi è semplice: Manson non è un semplice mandante, ma un uomo che ha plagiato le menti dei suoi seguaci fino a spingerli a uccidere. Tutti sono egualmente colpevoli e meritano tutti ugualmente la pena di morte. Bugliosi spiega anche come Manson volesse diventare a ogni costo un famoso cantante e perché avesse chiamato Helter Sketler l’apocalisse che profetizzava.

La "Manson family"
La “Manson family”

La tesi di Manson è altrettanto semplice: non interessandosi alla sorte dei suoi seguaci, si descrive come un mite hippie musicista che accoglie giovani sbandati e li lascia liberi di entrare e uscire dalla comunità a loro piacimento; non è colpa sua se, quando sono lontani dalla Family, commettono furti e omicidi. In particolare dichiara che tutto è nato con la morte non voluta di Hinman. Beausoleil era andato a casa sua per risolvere una questione di droga, ma la cosa gli era sfuggita di mano. Tex Watson, per scagionarlo, aveva organizzato gli altri due omicidi, il tutto all’insaputa dell’innocente e pacifista Charlie. Sull’Helter Skelter, durante la dichiarazione processuale del 19 novembre del 1970, chiarisce che Helter Skelter significa confusione, letteralmente. “Non significa guerra con nessuno. Non significa che quella gente sta per uccidere altra gente. […] La confusione sta arrivando rapidamente. Se voi non vedete la confusione arrivare rapidamente attorno a voi, potete chiamarla come volete”.

Una parte dell’opinione pubblica crede alle parole di Manson, anche perché in molti si convincono che attraverso il processo si voglia in realtà condannare tutto il movimento hippie di cui la Famiglia rappresenta i lati peggiori, perversi e criminali. La maggior parte degli americani però lo crede colpevole; a cominciare dal presidente Richard Nixon che, commentando gli articoli di giornale sul caso, dichiara: “Ecco un uomo che, direttamente o indirettamente, è colpevole di otto omicidi, eppure, a giudicare da questi servizi, appare come un personaggio affascinante”. Manson gli risponde descrivendolo come “un uomo accusato di aver ucciso centinaia di migliaia di persone in Vietnam, il quale mi accusa di essere colpevole di otto omicidi”.

Il 25 gennaio del 1971 si legge in aula il verdetto: Charles Manson, Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Leslie Van Houten sono ritenuti colpevoli dei delitti Tate-LaBianca; adesso si deve deliberare se gli imputati meritino la pena di morte. Si sentono altri testimoni e Manson compie un ultimo gesto teatrale: si presenta in aula calvo e con la lunga barba tagliata a forma di tridente, sostenendo “io sono il diavolo, e il diavolo è sempre calvo” e incoraggiando così la leggenda satanica che sta nascendo intorno a lui.

Steve “Clem” Grogan
Steve “Clem” Grogan

Lunedì 29 marzo la sentenza: condanna a morte per tutti gli imputati. Tex Watson, processato nell’agosto del 1971, avrà la stessa condanna, così come Bobby Beausoleil per l’omicidio di Hinman, Steve “Clem” Grogan per quello di Shea, mentre Bruce Davis per entrambi.

La sentenza non verrà mai eseguita: il 18 febbraio del 1972 la Corte Suprema annuncia l’abolizione della pena di morte nello Stato della California. Per tutti la pena viene commutata in ergastolo con la possibilità di chiedere la libertà vigilata ogni 7 anni. Nessuno di loro è riuscito a ottenerla, tranne Grogan perché giudicato “troppo stupido” e che oggi è un uomo libero. La Atkins è morta nel 2009 per un tumore al cervello.

Charles Manson è morto il 19 novembre scorso.

(Biancamaria Massaro)

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