Z Nation: cannibali, zunami e zombie radioattivi
Dopo The Walking Dead, vi presentiamo una serie tv ancora non arrivata in Italia, una nuova apocalisse zombie che, rispetto a TWD, risulta avere un ritmo ben più serrato e situazioni estreme, al limite del trash.
Meglio o peggio, direte voi? Diversa, semplicemente.
Se The Walking Dead ha dalla sua un apparato che verte soprattutto sulle interazioni tra i personaggi, cercando un approfondimento psicologico e sociale, risultando di contro lenta e, per alcuni, noiosa, Z Nation è in pratica l’esatto opposto.
Tanto per cominciare, ogni episodio è a se stante – o quasi – per cui difficilmente si viene a creare un cliffhanger intenso come per TWD (fa eccezione l’episodio che chiude la prima stagione, come d’altronde è naturale che sia). Ogni puntata ha una sua storia, un suo sviluppo e un finale; il gruppo si sposta e l’episodio seguente lo pone in una nuova situazione limite. Per questo li troverete a combattere una famiglia di folli cannibali, uno zunami (ovvero uno tsunami zombie), una setta di donne fanatiche, un’orda di zombie radioattivi nei pressi di una centrale nucleare, e tanto altro ancora.
Z Nation diverte senza prendersi troppo sul serio come TWD, ma attenzione! Questo non lo rende meno crudo. Gli elementi della squadra che vengono meno durante la prima stagione sono quelli che meno vi aspettate, vi fa rimanere male ma allo stesso tempo vi fa capire che, come per TWD, nessuno è intoccabile.
Un breve assaggio della trama: un gruppo di superstiti deve attraversare l’America per portare uno di loro – Murphy – in un laboratorio di ricerca in California. Motivo? È immune al morso degli zombie.
L’intreccio è semplice ma il viaggio difficile. In ogni puntata saprete legarvi a qualcuno dei personaggi, imparando a conoscerli, fino a che tutti saranno un po’ la vostra strana famiglia. Come non amare il cinismo di Murphy, l’immune, interpretato da un lapidario Keith Allan (Rise of the zombies, Social nightmare, Zombie night); la forza di Addison “Addy” Carver (Anastasia Baranova) che brandisce lo “sfracellazombie”, una mazza di alluminio con annesse delle punte taglienti fatte con lattine di birra; il suo boyfriend Mack (Michael Welch, noto per aver preso parte alla saga di Twilight) che ricorderemo in eterno per l’incubo senza fine alla fabbrica abbandonata; l’onnipresente Cittadino Z interpretato dal simpatico D.J. Qualls (Supernatural, Perception) il grande occhio che, via satellite, li osserva e li guida; la goliardia del buon vecchio Doc (Russell Hodgkinson) portato sempre a sdrammatizzare; la misteriosa e letale Cassandra (una bellissima Pisay Pao); la precisione infallibile di Diecimila (Nat Zang), chiamato così perché intende uccidere diecimila zombie. A capo del gruppo Roberta Warren (Kellita Smith, vista in The first family) e Charles Garnett (Tom Everett Scott, che ha interpretato tra gli altri la serie tv Beauty and the Beast).
Ci auguriamo vivamente di poter vedere presto la serie anche in Italia.
Quattro coltelli.
(Daniele Picciuti)