Portali verso altri mondi, dal mito alla letteratura
Portali magici e misteriosi, come abbiamo visto negli articoli precedenti, sono disseminati per il mondo, baluardi di storie sussurrate nei secoli. Tuttavia è nella potenza dell’immaginario che in fondo risiede il vero potere del Portale.
Forse per questo motivo le storie sono ricche di porte per altri mondi, in particolar modo il genere fantastico. La porta magica è l’inizio del viaggio dell’eroe e della sua trasformazione, e spesso prevede un “guardiano della soglia” pronto a far pagare il biglietto, come il drago a guardia del giardino delle Esperidi. Nella Divina Commedia, Dante è messo in guardia da una scritta sulla porta, così talvolta in alcuni luoghi di potere si trova la scritta “Questo è un luogo terribile”.
Dall’apriti sesamo de Le Mille e una notte, la tradizione è ricca di porte magiche e misteriose, dietro cui si nascondono mostri, tesori o strabilianti avventure. Ne Il Signore degli Anelli le porte dei nani talvolta sono invisibili, e si possono trovare solo con la luce della luna, o l’ultimo raggio del sole di un giorno importante, come il Dì di Durin, e per attraversarle c’è bisogno di una parola magica, una chiave di lettura per comprenderne il significato, proprio come nelle porte alchemiche.
Il portale è un tipico espediente letterario del genere, che permette al lettore di fare il proprio ingresso in un mondo fantastico. Alice cade per caso nel buco che dà verso il Paese delle Meraviglie, tuttavia è solo trovando la giusta chiave per una porta che vi entrerà. Nel film Labirynth, la protagonista deve passare una serie di porte, ognuna cela una sfida, dagli indovinelli logici delle porte gemelle, ai batacchi animati, fino alla porta-golem nella Città degli Gnomi. Al contrario, la porta in The Truman Show conduce finalmente il protagonista verso il mondo reale, in una sorta di ribaltamento prospettico.
Nel film Donnie Darko, è “cellar door”, la “porta della cantina”, a segnare il punto di passaggio attraverso il quale il protagonista andrà incontro al suo destino e metterà in azione il wormhole, mentre le porte della metropolitana di Londra, celano due diversi universi paralleli nel film Sliding Doors.
La porta può celare meraviglie oppure orrori senza fine, motivo per cui possiamo trovarla spesso nell’Horror, un film per tutti è Non aprite quella porta, mentre andando nel regno dell’assurdo, con i Monthy Pithons la porta del frigorifero cela l’universo in tutto il suo splendore.
Anche la fantascienza è ricca di portali, dal teletrasporto allo Stargate del film omonimo, mentre nella serie Doctor Who, il Tardis è un’astronave dalla forma di una piccola cabina con la porta blu, in grado di trasportare i protagonisti in qualsiasi punto del tempo e dello spazio.
Io e Orby, ormai esaltati dalla storia delle porte magiche, proviamo a tornare alla Magione del Crepuscolo in modo temerario e sperimentale: vogliamo passare dalla porta USB del computer e vedere cosa succede.
Chissà dove ci porterà?
Al prossimo articolo con l’Almanacco del Crepuscolo!
(Flavia Imperi)