L’horror e il fantastico regnano al Salone di Torino 2017
Mai come in quest’ultima edizione, l’horror e il fantastico hanno spopolato al Salone del Libro di Torino. Iniziamo col dire che la grande affluenza di quest’anno ha permesso un vero e proprio boom di vendite in quelli che, da sempre, vengono considerati generi di “nicchia”.
È possibile che i tempi siano maturi perché la nicchia riesca ad emergere? Forse è presto per dirlo, ma di certo i numeri che gli editori presenti hanno fatto lasciano ben sperare.
Partiamo con lo stand al padiglione due, condiviso da Nero Press, Dark Zone e Bakemono Lab, una striscia nera venata di rosso sangue e colori freddi che ha costituito una calamita per tutti gli appassionati del genere.
Allo stand si sono avvicendati moltissimi autori e l’allegria che si respirava era tangibile. La Dark Zone, nata dalla caparbietà di Francesca Pace, è stata un fulcro saldo e costante, capace di attrarre l’interesse anche delle lettrici più giovani. Diversi i titoli che hanno fatto breccia nel pubblico, arrivando al tutto esaurito, tra questi ricordiamo Emma, della stessa Francesca Pace (terminato già il secondo giorno), Ostilium, di Stefano Mancini e Nora, di Giacomo Ferraiuolo. Tutti i titoli, recita il comunicato stampa, “sono andati letteralmente a ruba”, grazie soprattutto alla presenza costante degli autori. Merita una menzione speciale la trilogia Io sono Lunar, di Daisy Franchetto, che colpisce fin da subito per le splendide copertine a incastro (vedi foto accanto).
Bakemono Lab, sotto l’egida di Valentina Cestra, ha incantato con le meravigliose illustrazioni dei suoi libri. Sold out per la nuova uscita Yokai, una raccolta fantasy ispirata al folklore giapponese firmata da quattro autori (Marco Mancinelli, Olivia Balzar, Monica Serra e Valerio la Martire) e illustrata da Claudia Ducalia. Di questo libro molto particolare, ci spiega Valentina, ci sarà una presentazione il 27 giugno presso il Mangiaparole, a Roma. Bene sono andati, comunque anche gli altri titoli.
Nero Press ci ha messo come sempre un pizzico di follia, merito soprattutto dell’esuberanza dei suoi autori, costantemente in mezzo al pubblico per ridere insieme con cervelli e cuori di gomma e con le altre bizzarrie presenti fra i libri.
Tra i titoli più venduti segnaliamo L’eroe delle terre morenti, di Alberto Büchi, Roma Caput Zombie, di Marco Roncaccia, Sleepwalker, di Michael Laimo e Victorian Vigilante, di Vittoria Corella e Federica Soprani, ma bene sono andati pure i libri di Matteo Bertone e Claudio Vergnani.
Al padiglione tre, invece, spiccava il megaspazio de La Corte Editore, dove decine di autori davano il loro sostegno alla causa del fantasy, tra i quali Alessia Coppola con il suo Wolfheart, andato presto esaurito, Francesca Caldiani con Twizel (entrambi i loro romanzi erano in anteprima), Eleonora Rossetti con Il cacciatore di ombre, e ancora Fabio Cicolani, Edoardo Stoppacciaro, Antonio Lanzetta e altri ancora.
Nel terzo padiglione c’erano altri due stand che, sia pur collocati in punti differenti, non hanno avuto nulla da invidiare a quelli più grandi. Astro Edizioni, capitanata dalla sempre efficiente Francesca Costantino, ha calamitato i lettori con le splendide copertine dei suoi libri. Le sue punte di diamante, in questa occasione, sono state Lande Percorse – La grande guerra, di Diego Romeo, e Il Male degli avi – Oltre confini, di Giorgia Staiano. Da segnalare anche la presenza della novella Houdini – Passione Oscura, dell’americana Lisa Mannetti, prima uscita della collana horror.
A poche decine di metri di distanza, Plesio Editore, il cui stand era presieduto da Giordana Gradara, non è stato da meno, incantando il pubblico con la stravaganza dei suoi autori, sempre sulla breccia, come Federico Galdi, autore della saga di Nytria. Da Giordana apprendiamo, non senza stupore, che i titoli andati meglio sono stati – oltre a Nytria, di Galdi, e a Il secondo guardiano di Sonia Barelli – nientemeno che due libri di fantascienza: I superstiti di Ridian, di Marta Duò e il librogame Venus – A new dawn, di Emanuele Maia.
Vale la pena segnalare l’intervista di un giornalista a Francesca Pace, Valentina Cestra e al sottoscritto, avvenuta sabato, nel corso del Salone. Nonostante la bagarre della fiera, abbiamo concesso un’ora del nostro tempo a Nicolas Gary di ActuaLitté, che ha voluto saperne di più sull’horror e gli altri generi “cattivi” in Italia. Trovate il suo interessante articolo qui.
Nell’augurarci che quest’edizione sia solo l’inizio di una nuova ascesa del fantastico e dell’horror tra il pubblico italiano, vi lascio con una domanda: Siete che certi che uno dei titoli sopra citati, se non l’avete ancora, non meriti un posto sul vostro scaffale?
(Daniele Picciuti)