Micol Des Gouges e L’Autunno di Montebuio

Poco tempo fa la giovane Micol Des Gouges, coautrice insieme a Danilo Arona de L’Autunno di Montebuio, è stata avvicinata da Ettore Grassano, di Alessandria News, e intervistata sulla sua precoce vocazione di scrittrice. Di seguito, riportiamo un breve estratto dell’intervista:

Com’è scrivere un romanzo a quattro mani? E per di più da esordiente, a fianco di uno scrittore molto più grande?
Prima di tutto sono partita dalla lettura dell’Estate di Montebuio naturalmente, ossia dal romanzo, uscito circa 3 anni fa, di cui L’autunno è una sorta di spin off. L’esigenza, da parte di Danilo, era di trovare una voce e una mente femminile in grado di calarsi nei panni di Lisetta, bambina di 10 anni (persona realmente vissuta e tuttora vivente, in realtà, ndr) che è tra i protagonisti della storia. Io quando abbiamo cominciato il lavoro anni ne avevo già 15 in realtà, ma mi sono calata con piacere nel personaggio. Arona aveva già impostato due capitoli, che io ho comunque potuto “riscrivere”, nelle parti dedicate appunto a Lisetta. Poi è stato un divenire piacevole: discutevamo della storia, dei suoi sviluppi. Ognuno scriveva la propria parte, arricchendola di particolari, e poi se necessario risistemandola in base alle osservazioni dell’altro. Ovviamente non nego di essermi lasciata ampiamente guidare e consigliare da Danilo e dalla sua esperienza. Ma ho cercato anche di metterci del mio.

L’autunno di Montebuio, come già L’estate, è ambientato in un paesino dell’entroterra genovese, che nella realtà si chiama Montemaggio di Savignone, novecento metri sopra Busalla. Ci sei stata?
No, confesso che devo ancora andarci, e prima o poi lo farò. Ma mi sono calata molto nelle descrizioni d’ambiente di Danilo, facendomi trasportare. La storia, lo ricordo, è ambientata nel 1962, e anche se non è un horror classico, la paura è senz’altro l’elemento dominante, la chiave di lettura.

Potete seguire l’intervista per intero direttamente sulla pagina di Alessandria News.