Sacrifice, di Wrath James White

Wrath James White
Sacrifice
Sinister Grin Press, 2011

Mi aspettavo qualcosa di più da questa novella di Wrath James White, autore del quale ho apprezzato lo stile nel romanzo a due The Killings. Parte del mio giudizio è di sicuro influenzato dal fatto che mi manca The Resurrectionist, lavoro cui questo Sacrifice è legato. Molti dei fatti narrati nel libro precedente purtroppo vengono dati per scontati e quindi servono solo a creare confusione nel lettore. Ma veniamo alla storia in sé. L’idea di base mi piaceva molto: bambini spariscono dalle strade, solo per riapparire tempo dopo, sfiorare le vittime designate, rendendole in questo modo appestate. Da quel momento in poi, la persona toccata diviene preda di qualunque essere vivente si aggiri nei dintorni, animali o esseri umani che siano. Si può così intuire come le scene di violenza siano molto vivide all’interno della novella e ne rappresentino in qualche modo il fulcro, senza però soppiantare il lato investigativo della vicenda. Mi è piaciuto molto il modo dell’autore di descrivere l’indagine seguita dalla coppia di detective Malloy/Rafik, così come sono riuscitissimi i dialoghi che caratterizzano i due personaggi.
Cosa non funziona allora? Tutta la parte del Voodoo mi ha lasciato abbastanza indifferente. Ho trovato la sciamana sensuale un po’ troppo stereotipata… prendere il dolore attraverso il sesso? Forse poteva funzionare, ma ho letto troppi libri di Edward Lee per lasciarmi coinvolgere da scene simili. Molto più interessanti i bambini destinati a ricevere questa sofferenza, solo per poi trasferirla negli altri. Purtroppo si poteva spiegare e descrivere meglio.
Il finale appare molto frettoloso e risulta un po’ affidato a un deus ex machina, anche se, come dicevo, probabilmente dipende dalla mia mancata lettura del romanzo precedente.
Un lavoro riuscito a metà, in cui c’è sempre un evidente cambio di ritmo narrativo tra i capitoli dedicati ai poliziotti e quelli relativi al culto Voodoo. Provate a leggerlo se vi interessa l’argomento, per quanto mi riguarda credo che mi cimenterò in qualche altra opera di questo promettente autore.

Tre revolver

(Mauro Saracino)