Dossier satanismo: l’eredità di Crowley

Dopo aver parlato nella precedente parte di questo dossier del mago Aleister Crowley, passiamo adesso ai suoi successori, ognuno satanista a suo modo.
Anton Szandor LaVey (1930-1997, vero nome Howard Stanton Levey), secondo quanto affermò più volte, in gioventù fece diversi lavori, passando con disinvoltura dal circo alla polizia di San Francisco, per la quale si improvvisò fotografo criminologo. Organizzò poi una serie di conferenze dedicate ai vampiri, alla tortura, al cannibalismo e ad altri argomenti “neri”. Negli anni Cinquanta aderì all’OTO (Ordine del Tempio di Oriente), ma se ne distaccò quando approfondì l’amicizia con il regista Kenneth Anger con il quale condivise la passione per la demonologia. Insieme a lui fondò prima il Circolo Magico (1961), infine il 30 aprile del 1966 la Chiesa di Satana e nel 1969 pubblicò la Bibbia di Satana, in cui spiega di non credere al Satana descritto dalla chiesa, ma di voler esaltare il “potenziale umano”, liberando l’uomo dal senso di “peccato” e dandogli la possibilità di realizzare i suoi desideri.
Successivamente pubblicò una liturgia della messa nera in due edizioni, una censurata per il pubblico e una privata per gli adepti, precisando che i rituali avevano solo valore simbolico. Si apre con il rovesciamento della messa cristiana, recitata sul corpo nudo di una donna distesa su un altare, e prevede l’introduzione di un’ostia consacrata nella vagina della donna stessa. LaVey nel 1966 proclamò le seguenti nove affermazioni sataniche:
1. Satana rappresenta l’indulgenza in luogo dell’astinenza.
2. Satana rappresenta l’esistenza vitale in luogo dei vacui sogni spirituali.
3. Satana rappresenta la saggezza sfrontata in luogo dell’autoinganno ipocrita.
4. Satana rappresenta la cortesia solo verso chi la merita in luogo dell’amore sprecato verso gli altri.
5. Satana rappresenta la vendetta in luogo del porgere l’altra guancia.
6. Satana rappresenta la responsabilità verso chi è responsabile, in luogo della preoccupazione nei confronti dei vampiri psichici.
7. Satana rappresenta l’uomo come nulla più che un altro animale – qualche volta migliore, ma più spesso peggiore di quelli che camminano a quattro zampe – che, a causa del suo preteso “sviluppo divino intellettuale e spirituale” è diventato l’animale più vizioso di tutti.
8. Satana rappresenta i cosiddetti peccati, nella misura in cui portano alla gratificazione fisica, mentale o emozionale.
9. Satana è stato il migliore amico che la Chiesa abbia mai avuto perché l’ha tenuta in commercio per tutti questi anni.
La Chiesa di Satana ebbe un rapido successo che portò alla creazione di più sedi distaccate, dette “grotte”. Impossibili da controllare, alcune grotte si riempirono di giovani sbandati in cerca di amore libero e droghe, sotto l’influenza delle quali iniziarono a commettere piccoli crimini. LaVey decise allora nel 1975 di sopprimere il sistema delle grotte, mantenendo un collegamento informale fra gli adepti isolati e la sede centrale di San Francisco.
I seguaci di LaVey rientrano nel “satanismo razionalista”, ovvero quello che, pur non credendo in alcuna divinità all’infuori dell’uomo, prende “Satana” come modello in contrapposizione a un sistema millenario che essi ritengono oscurantista e che sottometterebbe l’uomo togliendogli ogni valore.
Michael Aquino (1946-), ufficiale dell’Esercito americano specializzato in controspionaggio e disinformazione, era inizialmente il braccio destro di LaVey. Non accettò però il cambiamento del 1975 e credeva nell’esistenza del demonio, che gli si era rivelato con il nome di Set, così il 21 giugno trasformò le “grotte” in “piloni” e fondò il Tempio di Set, portando con sé molti adepti della Chiesa di Satana. Convinto che dopo gli “eoni” di Crowley e LaVey si fosse aperto il suo e che il Creatore avesse negato all’uomo l’intelligenza che gli era stata invece data dal Principe delle Tenebre, si schierò dalla parte dell’Avversario, l’unico a suo parere in grado di rendere libero e realizzato l’uomo.
Nel libro Magia nera in teoria e pratica Aquino scrive che Satana/Set esiste e – riprendendo molto dalla messa nera descritta da Crowley, compresa una variante dell’amrita – può essere evocato. Nelle messe nere da lui descritte, che altro non sono che rituali in cui la liturgia cristiana viene “rovesciata” e dissacrata:
– si onora Satana e si bestemmia Dio;
– si celebra la sessualità attraverso la nudità e l’atto sessuale in ogni forma;
– si fanno pratiche di magia sessuale con cui si pensa di creare stati alterati di coscienza con cui accedere a conoscenze soprasensibili o a divinazione;
– si profanano il crocefisso e le ostie consacrate;
Nonostante nei rituali siano descritti sacrifici umani e animali, non c’è prova che tali crimini siano mai stati messi in atto. Attualmente il Tempio di Set può essere considerata la maggiore organizzazione satanista su scala mondiale, anche se, rispetto alle altre, fa parlare poco di sé.
I seguaci di Aquino rientrano nel “Satanismo occultista” in cui Satana è considerato il simbolo del Male in una visione del mondo anticristiana, edonista e immorale.

In aggiunta alle organizzazioni di tipo settario – delle sette, sataniche e non, parlerò nei prossimi articoli – nate intorno alle figure carismatiche di LaVey e D’Aquino, è necessario parlare di altre due forme di satanismo: il Luciferismo e il Satanismo “Faidaté”, detto anche acido o giovanile, sebbene coinvolga sempre più spesso adulti annoiati in cerca di emozioni.
Nel Luciferismo, Satana è considerato come “Portatore di conoscenza/luce”, ovvero una forza positiva o quantomeno necessaria per il divino. Riprenderò l’argomento quando parlerò delle sette. I gruppi luciferiani sono pressoché scomparsi negli anni Settanta: in quegli anni il più famoso è stato il The Process, nato a Londra nel 1961 e sciolto nel 1974. Ho Approfondito il caso nel saggio Charles “Satana” Manson: demitizzazione di un’icona satanica (Nero Press Edizioni, 2014).
Del Satanismo Faidaté, fenomeno molto articolato, parlerò nel prossimo articolo. Concludo, ricordando che esistono i casi di chi sostiene di vedere il Diavolo – o qualche altra entità maligna – e di agire in nome di esso: il più delle volte si tratta di casi psichiatrici, ma le – presunte – visioni sono anche usate dagli assassini come mezzo per ottenere l’infermità mentale, fatto che in America salva dalla pena capitale.

(Biancamaria Massaro)