I vincitori del Premio John W. Polidori per la letteratura horror

Dopo un lungo periodo trascorso a cercare di organizzare una premiazione live qui a Roma ci siamo resi conto di come a volte delle semplici difficoltà diventino insormontabili. Librerie di fiducia che chiudono, locali mal ubicati, difficoltà di comunicazione a vari livelli, il tutto a discapito delle tempistiche, allungatesi a dismisura.

Dunque abbiamo deciso di comunicare i risultati online, come d’uso in molti concorsi letterari.

Vogliamo sottolineare che i vincitori delle sezioni opere edite sono stati decretati dal giurato unico Nicola Lombardi, vincitore della prima edizione del concorso col suo romanzo horror  I Ragni Zingari.

Per la sezione Short Stories edite, vince Paolo Di Orazio con il racconto Il contratto. Questa la motivazione: Il racconto procede attraverso un ben calcolato accumulo di distorsioni, sempre più accentuate e insostenibili, finché il limbo allucinatorio di cui il giovane, ignaro protagonista appare prigioniero esplode nella rivelazione di un superiore e ben più sinistro piano di lettura. Con il suo stile inconfondibile, l’autore parcellizza sapientemente la narrazione in venefiche dosi che si sedimentano nella mente del lettore arrivando a svelare veri e propri scorci d’inferno.

Per la sezione Romanzi editi, la vittoria va niente meno che a L’autunno di Montebuio, di Danilo Arona e Micol Des Gouges, notizia che non ha mancato di sorprenderci e – ammettiamolo – lusingarci. Questa la motivazione: Nostalgia e terrore si amalgamano a tracciare un oscuro percorso di formazione lungo il quale gli incauti, giovanissimi protagonisti scelgono di andare incontro al mistero e di abbracciarlo, per quanto sconvolgente si possa rivelare, piuttosto che subirlo. Paure fantastiche e angosce reali (lo spettro della Guerra Fredda) si accavallano magistralmente, raccontate da un punto di vista decisamente problematico – sia sotto il profilo stilistico che contenutistico – dipanando un mondo le cui sfaccettature d’incubo non possono più restare appannaggio dei soli adulti, mentre i bambini devono lottare per conquistarsi il diritto di guardare in faccia l’orrore.

Per sua stessa ammissione, Nicola Lombardi ha tenuto a precisare che non è stato facile decretare i vincitori, segnalando l’estrema validità degli altri concorrenti, in particolare I vivi, i morti e gli altri di Claudio Vergnani (sezione romanzi) e La vita quando possiedi una scala interna, di Stefano Fantelli (sezione racconti).

Infine, veniamo alla sezione dei Racconti inediti, la cui classifica è stata stilata sulla base delle votazioni di una giuria tecnica interna alla Redazione di Nero Cafè con la collaborazione del portale Letteratura Horror.

Vincitore di questa seconda edizione è il racconto All’ombra del grano, scritto a quattro mani da Alessandra Lusso e Roberto Bommarito. Seconda piazza per Samuele Nava con Il Partigiano zombie (una questione privata), mentre il terzo gradino del podio spetta a Francesca Mairani con il racconto Patisserie Petit Bon Bon. Segnaliamo inoltre la quarta e quinta posizione, rispettivamente di Simone Carletti con Sulle rive del Bayou e di Vito Pirrò con Jerry il cane.

L’antologia con tutti i racconti finalisti è in preparazione e a breve troverete la notizia sulla sua prevendita direttamente sul sito Nero Press Edizioni.