In uscita Scimmiette di Mare Project – Kill Your Writer
Tanto tempo fa, la mente malata di Laura Platamone ha partorito un’idea malsana (una tra le tante!): Lo Scimmiette di Mare Project.
Per chi non sapesse di che cosa si tratta, ecco una breve presentazione:
Vedere Cattivissimo Me è stata un’illuminazione. Troppa invidia per quel dannato di Gru e i suoi minion. Allora mi sono incaponita che dovevo averli anche io. Stronzate! Dei minion nemmeno l’ombra, neanche a pagarli oro su Ebay. Allora mi sono decisa a provare con le scimmiette di mare. In fondo ho sempre pensato che gli snorky sotto sotto fossero dei fottuti bastardi. Quello verde specialmente aveva un non so che di frocio sadomaso.
Trovare il kit non è stato difficile, col mio visino candido mi sono avventurata nel negozio di giocattoli sotto casa e ne ho prese due confezioni. Fin qui tutto ok, ma il bello è venuto dopo. Cliccando e googlando qua e là è venuto fuori che questi graziosi animaletti sono sensibilissimi alle mutazioni genetiche. Non a caso hanno resistito sulla terra per milioni di anni adattandosi alle più disparate condizioni idro-termogeo-fisico-ambientali, in barba persino a quei gradassi dei dinosauri.
Sì sì erano proprio perfetti. Per allevarli al meglio, mi sono fatta mandare da alcuni amici di Taranto un paio di silos pieni di liquami di scarico dell’Ilva. Ed ecco che in tre mesi il mio seminterrato ha iniziato a brulicare di decine di scimmiette sgambettanti. Sì, decine, perché quei mostriciattoli scopano come conigli e si riproducono alla velocità della luce, crescono in fretta e hanno un QI di 267. Ma la cosa più meravigliosa di tutte è che mi chiamano mamma.
Così, sul blog di Laura è nato il contest Scimmiette di Mare Project – Kill Your Writer. Sottotitolo emblematico che fa capire a chi, le adorabili creaturine avrebbero rivolto le loro “attenzioni”. Scopo della sfida era che ogni scrittore mettesse in piedi un racconto in cui, attraverso le modalità dello scimmiette style, fosse ucciso un autore noto. Il più amato, il più odiato, il più invidiato, le motivazioni potevano essere di vario tipo, l’importante era che alla fine della missione il nome noto “schiattasse” tra immani sofferenze.
Quando infine la selezione è giunta al termine, la raccolta era pronta. Non solo: l’autore “ucciso” dalla penna del vincitore, nientemeno che Valerio Evangelisti, con molta disponibilità ha accettato di scriverne la prefazione.
Sfortunatamente – come molti di voi sapranno – lo Scimmiette di Mare Project è finito nelle mani sbagliate, quelle di un “editoruncolo” che non solo ha prodotto il libro con codice isbn non valido, ma ha preso soldi da chi acquistava il libro senza poi spedire le copie.
Stendiamo un velo pietoso sull’intera vicenda – che però potrete seguire nel dettaglio nel manuale Editoria. Istruzioni per l’uso (di Laura Platamone), e diciamo soltanto che le Scimmiette sono tornate, rinate sotto l’egida di Nero Press Edizioni, salvate dalla “malaeditoria”.
Di seguito ecco la lista degli autori e le loro vittime eccellenti.
Emanuele Corsi su Valerio Evangelisti
Cristian Leonardi su Robert E. Howard
Luca Pagnini su Dan Brown
Giuseppe Felice Cassatella su Joe R. Lansdale
Sandra Boni sui Fratelli Grimm
Leonardo Boselli su Alessandro Manzoni
Patty Barale su Stephenie Meyer
Eliana Stendardo su Giovanni Pascoli
Daniele Picciuti su J.K. Rowling
Matteo Gambaro su J.R.R. Tolkien
E, a completare il quadro con un finale a sorpresa:
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