La macchina dei corpi, di Warren Ellis

Libri ovunque.
No, se ve lo state domandando, la temperatura del frigorifero non rovina un libro. Ma se avete il vizio di cucinare è però possibile che i volumi possano acquisire qualche fragranza dei cibi conservati. Mi è capitato di rileggere alcune “fresche” pagine di It in cui l’odore di zucchero filato descritto nel libro si confondeva con quello reale delle bistecche impanate riposte sullo stesso ripiano.
Perché conservo delle bistecche nel frigo? La risposta è racchiusa in un caso di inappetenza. Comunque, conto di mangiarle prima che inizino a parlarmi con la voce di Pennywise. Un altro piccolo incidente l’ho avuto quando ho disinfettato Cavie; dentro l’armadietto dei medicinali, il flacone dell’acqua ossigenata si era riversato sul libro. Per valutare i danni lessi alcune pagine, ma il teatro in cui erano rinchiusi gli aspiranti scrittori mi sembrò meno sporco. Anche in questo caso vi rispondo subito; il fatto che avessi riposto male il flacone è all’origine del problema. La classica apertura “premi e ruota” non funzionava ed è bastato inclinarlo per farlo saltare.
Chi ama leggere ha la casa invasa dai libri, potete trovare librerie improvvisate dietro a porte, armadietti sopra la cucina e addirittura trovare delle vere e proprie colonne in mezzo al salotto. Io ne ho una vicina alla scrivania dove scrivo che supera il metro e novanta. Da tempo ne sto erigendo un’altra vicino, in modo d’avere le mie colonne d’Ercole e provare a immaginare cosa ci potrà essere oltre…
Io custodisco libri come tanti altri lettori, ma l’occasione per fare outing è stata la rassomiglianza con la condizione di un personaggio de La macchina dei corpi di Warren Ellis.
L’autore è un giornalista inglese noto per l’ironia e il cinismo eversivo e polemico contenuto nelle sue opere. Ha raggiunto il grande pubblico sceneggiando alcuni fumetti come Transmetropolitan e Authority e spesso è stato censurato per alcune delle storie proposte.

John Tallow assiste alla morte del suo compagno, ucciso da un inquilino impazzito sulle scale di un condominio fatiscente di Manhattan. La tentazione di mollare tutto e dire addio alla vita in polizia è forte, ma una scoperta casuale all’interno dello stesso palazzo lo spinge a indagare sul mistero che si nasconde dietro a una porta blindata. All’interno dell’appartamento ci sono armi ovunque: sulle pareti, sul soffitto, sul pavimento. Dopo i primi esami balistici risulta che ognuna delle pistole è collegata a un omicidio irrisolto.
La scoperta obbliga a riaprire tutti i casi irrisolti, mentre Tallow sprofonderà in un mondo in cui la nuova Manhattan e la vecchia, con i suoi villaggi, i sentieri e le foreste, si sovrappongono nell’indagine per scoprire l’identità de “Il cacciatore”, il custode di tutte le armi ritrovate che è al centro dell’interesse degli uomini più potenti di New York.

La macchina dei corpi, di Warren Ellis, Longanesi Editore, 292 pagine, € 16,40. Disponibile in libreria.

(Mirko Giacchetti)