The Apparition, di Todd Lincoln

Protagonista di questa pellicola è Ashley Greene, già nota al grande pubblico per la parte di Alice Cullen nella saga vampirica di Twilight. In questo film veste i panni di una giovane perseguitata, assieme al compagno Ben (Sebastian Stan), da un’entità spiritica che lui e la sua equipe avevano liberato tempo addietro, durante un esperimento ai confini col paranormale.

Per liberarsi dell’entità, o per meglio dire per provarci, trovano ausilio in Patrick (un redivivo Tom Felton, ebbene sì, quel Draco Malfoy che tutti abbiamo imparato a odiare leggendo o guardando la saga di Harry Potter), altro membro della equipe scientifica responsabile del disastro.

Sfuggire all’entità sembra però impossibile e ad ogni tentativo che i nostri fanno per liberarsene, peggiorano soltanto le cose.

Il film è piuttosto lento nel suo evolversi, anche se in parte è utile per conoscere un minimo la giovane coppia ed entrare in sintonia con le loro aspirazioni (che avranno vita breve). Gli effetti speciali sono buoni e il pathos cresce quanto basta per seguire la vicenda con curiosità, anche se non si entra mai davvero “nel” film. C’è sempre quella sensazione di “già visto” che non aiuta a empatizzare al massimo con i protagonisti.

Sicuramente un film che non porta nulla di nuovo nel genere spiritico, soprattutto dopo i vari Esp e Paranormal Activity. Anzi, in questo film, a parte alcune scene viste attraverso riprese e registrazioni, la parte in stile “mockumentary”quasi  non esiste.

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Due coltelli.

(Daniele Picciuti)