Slumber – Il demone del sonno
Titolo: Slumber – Il demone del sonno
Regia: Jonathan Hopkins
Genere: horror
Anno: 2017
Attori: Maggie Q (Alice Arnolds). Kristen Bush (Sarah Morgan), Sam Troughton (Charlie Morgan), Lucas Bond (Daniel Morgan), Honor Kneafsey (Emily Morgan), Will Kemp (Tom Arnolds), Sylvester McCoy (Amado).
Trama
Alice, affermata dottoressa che si occupa di disturbi del sonno, quando era ancora una bambina ha visto il fratellino morire in seguito a una crisi di sonnambulismo, evento dal quale non si è mai totalmente ripresa. Un giorno, nella clinica dove lavora, si presentano i coniugi Morgan, già reduci dal lutto in tenerissima età di un figlio, insieme ai due bambini Daniel ed Emily: negli ultimi tempi tutti i membri della famiglia e in particolare il più piccolo hanno cominciato a manifestare inquietanti disturbi del sonno, risvegliandosi in piena notte in preda al terrore e intenti a compiere gesti potenzialmente pericolosi.
Alice decide di studiare il caso ma ritiene inizialmente che sia frutto della paranoia, convinzione che si afferma dopo l’arresto del padre, accusato di aver abusato dell’ultimogenito. La dottoressa dovrà però ben presto ricredersi.
La recensione di Nero Cafè
Ho visto questa pellicola attratta principalmente dalla locandina (semplice e sobria, molto elegante) e dall’argomento esposto. Prima di tutto, facciamo una (spero) breve carrellata sugli aspetti tecnici del film.
La regia non è malaccio, vi sono dei passaggi d’immagine davvero carini e la fotografia, pur non eccellendo, propone luci e inquadrature molto naturali. La storia, però, è lenta, lentissima, e le inquadrature naïf non sono sufficienti a donare i guizzi necessari a far innamorare né trasalire lo spettatore (a parte un paio di jumpscare, l’adrenalina rischia di raggiungere i minimi storici). La trama, comunque, pur ricordando alcune pietre miliari del cinema di genere (Nightmare in primis), risulterebbe interessante e avrebbe potuto offrire spunti ottimi per una pellicola davvero gustosa, ma purtroppo ricade nella fiacca ovvietà. I dialoghi sono accettabili, prevedibili ma coerenti, e i personaggi discreti, sebbene non riescano a prendere davvero tridimensionalità e risultare vere e proprie persone. Buono, invece, il doppiaggio e validissima anche l’interpretazione degli attori principali, in particolar modo Lucas Bond (il piccolo Daniel Morgan) e Sam Troughton (Charlie Morgan); dimenticabili alcuni personaggi, principali e secondari, e relative interpretazioni.
Slumber – Il demone del sonno è un film low cost, girato principalmente in ambienti interni e con effetti speciali ridotti all’osso. Questi ultimi sono discreti, anche se risultano molto semplici e, con qualche sforzo in più, la pellicola ne avrebbe senza dubbio guadagnato. Per concludere, i costumi sono adatti ai personaggi proposti, mentre la colonna sonora non risulta in particolar modo interessante.
Il film parte bene e sfocia in un finale così ovvio da risultare imbarazzante. Peccato, perché nei primi venti minuti incuriosisce e l’atmosfera che permea la storia è davvero buona. L’ho già detto, ma lo ripeto: la narrazione ha del potenziale, ma è mal sviluppata, poco innovativa, col risultato che la pellicola sembra non finire mai. A discapito dell’ideatore e del regista devo anche dire che il tema scientifico, pur risultando interessante e offrendo un ventaglio di possibilità quasi infinito, non è facile da trattare se non (s)cadendo in stereotipi di genere di bassa categoria.
Nel complesso, quindi, un film nella media, una media che, nel caso dell’horror, è molto bassa, ultimamente.
Film dimenticabile. Non lo consiglio.
Valutazione: due coltelli e mezzo.
(Tatiana Sabina Meloni)