Echi perduti, di Joe R. Lansdale

Avere un potere che ti sconvolge la vita. Un dono. O una maledizione.

Percepire il passato, nel suo lato violento, attraverso l’eco perduta dei suoni che si sono verificati allora e poi di nuovo ora. Come un ping pong nel tempo. Percepire il dolore, la paura delle vittime. Vedere in faccia gli assassini. Assistere a stupri, percosse, omicidi.

La vita di Harry è un inferno. Questo suo dono lo condanna a una paura costante. Costretto a ripetere gli stessi gesti, gli stessi percorsi, ogni giorno, per non incorrere in sgradite sorprese, Harry si troverà ad affrontare, quando meno se l’aspetta, quelle stesse paure che lo divorano proprio a causa del suo potere.

Quando nella sua vita ricompare una vecchia fiamma, Kayla, la sua routine subisce un duro colpo. Anche la sua storia con Talia, naturalmente, ne risente. Il vecchio amico Joey – che tenta ogni giorno di riportarlo sulla via dell’alcolismo – e il nuovo amico Tad – esperto di arti marziali e di spiritualità – lo accompagneranno nel suo viaggio personale verso un cambiamento che potrà condurlo in salvo o, di contro, a perdersi.

Quando gli eventi precipitano e Harry vede la propria vita e quella dei suoi cari in pericolo, il suo dono diventa l’arma attraverso cui indagare a ritroso nel tempo per scoprire gli oscuri segreti sepolti tra le colline della ridente cittadina dove vive i suoi giorni tristi.

Questo libro offre una trama decisamente fuori dall’ordinario, il Terzo Occhio ne è stato subito attratto come un’ape dal miele. Joe Lansdale è un maestro nel pennellare caratteri e stati d’animo. Un mago nel mettere in bocca ai protagonisti frasi ad effetto. La lettura procede spedita e piacevole. Non ci si stanca mai di leggere le righe di quest’autore. Man mano che la trama si dipana, ci si accorge di sprofondare assieme al protagonista in un delirio visionario dal quale non si può uscire, non finché non cominciano ad arrivare le risposte.

Leggermente lento nel suo sviluppo, forse appena un po’ sottotono rispetto ad altri lavori di questo versatile autore, che sono sempre di alto livello, Echi perduti rimane un ottimo libro, assolutamente consigliabile a chiunque voglia immergersi in un thriller appena sfiorato da tinte soprannaturali.

 Quattro coltelli.

(Daniele Picciuti)