Speciale Dylan Dog n. 28: Scritti nella sabbia

Spec._D.D[1]Lo Speciale Dylan Dog n. 28, di recente uscita e tuttora facilmente reperibile in edicola, è un volume corposo, composto com’è dalla bellezza di 160 pagine. Ma corposo lo è anche quanto alla storia, anzi alle storie che si snodano lungo l’arco dell’albo, abilmente orchestrate da Giovanni Di Gregorio, coadiuvato da una delle matite storiche di D.D., Giovanni Freghieri.

La narrazione è molto letteraria, popolata da personaggi misteriosi che vivono letteralmente ai confini del mondo, a World’s end, in un bizzarro albergo edificato in riva al mare in costante pericolo di crollo. Un crollo che è da leggere in chiave metaforica, come del resto le vicende paradigmatiche dei protagonisti, che hanno tutti un oscuro passato alle spalle. Nessuno escluso: il burbero padrone di casa, la strana coppia di uomini legati da un misterioso destino comune, l’immancabile femme fatale che sembra resistere al fascino del bel Dylan, l’inquietante bambino che costruisce castelli di sabbia, l’anziano postino che recapita lettere alle onde marine… Il mare, già: su tutto aleggia la presenza di questo elemento, invincibile Deus ex Machina che sommerge memorie e rimodella paesaggi, non solo fisici, ma – si direbbe – anche interiori.
Mi piace soffermarmi sulla bellezza dei disegni di Freghieri, qui più dinamici che in passato. Non solo, l’artista si concede interessanti libertà grafiche, sperimentando effetti “in negativo” alla Frank Miller e utilizzando una scansione per vignette molto cinematografica. Buona la copertina di Angelo Stano.
Segnalo infine che con questo albo si chiude la fase del “vecchio” D.D., prima cioè dell’avvento di Roberto Recchioni nel ruolo di nuovo curatore del personaggio.

Speciale Dylan Dog n. 28
Periodicità: Annuale
Scritti nella sabbia
Soggetto: Giovanni Di Gregorio
Sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Giovanni Freghieri
Copertina: Angelo Stano

(Luigi Milani)