Reality Nero, di Ian Rankin e Werther Dell’Edera (Planeta DeAgostini)

Per il nostro consueto appuntamento con “domenica vintage”, vi presentiamo un vecchio articolo del nostro Marco Battaglia, per la rubrica sul fumetto From Hell.

“Qualunque cosa ci stia capitando ha a che fare con la morte. Vi prego di concentrarvi su questo. Questi fenomeni sono collegati a voi in qualche modo. Non sono casuali.”

In questo numero di From Hell ci permettiamo un’ammiccata all’horror, con questo Reality Nero, uscito in Italia per Planeta DeAgostini, che ha per protagonista John Constantine.

Per chi non lo conoscesse, Constantine è uno dei più celebri personaggi Dc Vertigo, creato nei lontani anni ’80 sulle pagine di Swamp Thing da quell’incomparabile genio di nome Alan Moore. Personaggio dalle molte sfaccettature, protagonista della serie Hellblazer, John Constantine non è un “detective dell’occulto” (come viene, a mio parere impropriamente, definito nella quarta di copertina di Reality Nero); è piuttosto uno che nell’occulto è entrato per curiosità e divertimento, e ne è rimasto invischiato per sempre. Espressione della classe popolare, fortemente critico verso l’autorità costituita, Constantine ha sempre dato il meglio di sé quando raccontato da autori al vetriolo come Jamie Delano, Garth Ennis o Warren Ellis (anche se quest’ultimo ha lasciato la serie dopo poco tempo, lamentando qualche problema di censura).

In Reality Nero di Rankin e Dell’Edera, Constantine deve affrontare quello che è un vero orrore quotidiano: i reality. Casa stregata è lo show televisivo del momento: i concorrenti devono sopravvivere alle paure giostrate ad arte dai produttori del programma e cercare nel frattempo la stanza segreta, che porterà chi la trova alla vittoria. Quando la casa inizierà a reagire e spaventare gli abitanti per conto proprio, la produzione chiederà l’aiuto di Constantine per scoprire cosa sta accadendo.

Ian Rankin, scozzese, è un affermato scrittore di gialli alla sua prima graphic novel. In questo Reality Nero l’idea di base c’è e si vede. Dare un prospettiva contemporanea a un tema classico dell’horror come una casa infestata, mettendoci dentro concorrenti, confessionali e ascolti TV, è un ottimo spunto, ma non posso dire di aver gradito come questo sia stato svolto. Nulla da dire sulla prima parte del libro, in cui la carica critica di Constantine nei confronti dei reality e del business che li circonda si fa sentire. Il problema è dato, invece, dal cambio di tono della seconda parte (sottolineato anche con il passaggio da pagine bianche a pagine nere), che, con i suoi sviluppi “orrorifici” e una storia che perde di linearità, annulla in parte l’impatto critico ottenuto all’inizio.

La sensazione è che, con tanto potenziale, si potesse fare molto di più.

Ottimi i disegni dell’italiano Werther Dell’Edera: un tratto netto, in bianco e nero, per tavole dal contenuto essenziale, anche se talvolta la carenza di dettagli rischia di rendere l’ambientazione troppo asettica.

Una storia che dà qualche momento di intrattenimento, ma che non aggiunge molto al personaggio di Constantine. Una buona lettura, ma prescindibile per chi non sia un fan di Hellblazer.

(Marco Battaglia)