Il vampiro che fece la rivoluzione: Storie da altrove 16
È da poco uscito il n. 16 di Storie da Altrove, una serie a fumetti a periodicità annuale derivata dalla “collana madre” Martin Mystère. Si tratta di albi di lunghezza maxi (oltre 160 pagine) che ospitano storie riferite al passato di una segreta base governativa americana, Altrove, già apparsa e più volte menzionata sulle pagine di Martin Mystère. Tale organizzazione si occupa di fenomeni misteriosi, non facilmente spiegabili dall’ortodossia scientifica.
La caratteristica forse più intrigante della serie ideata da quel mostro sacro dei comics che risponde al nome di Alfredo Castelli e dal bravissimo Carlo Recagno è l’utilizzo di personaggi storici realmente esistiti o di origine letteraria. Siamo dalle parti dell’ucronia, un genere tanto affascinante quanto difficile da trattare. In genere però la materia è molto ben gestita da Recagno, scrittore e sceneggiatore anche di questo numero, intitolato Il vampiro che fece la rivoluzione.
Avrete già intuito l’identità del vampiro in questione: il Principe delle Tenebre, Vlad l’Impalatore, noto ai più con il terrificante nome di Dracula. Nel consueto fitto gioco di rimandi storici e di meta fiction, la squadra di Altrove si trova stavolta ad agire nella Parigi del 1792, alle soglie della Rivoluzione Francese. I nostri eroi, ossia il coraggioso Jean-Louis Bientot e la sensuale strega Amanda Janosz, sulle tracce di una misteriosa reliquia dai poteri sovrannaturali, incontrano sulla loro strada proprio il fascinoso ma letale Vlad. E lo scontro sarà, è il caso di dirlo… all’ultimo sangue!
La storia è illustrata dalle matite eleganti ed accurate di Alfredo Orlandi, molto versato anche nel raffigurare figure e volti femminili di grande sensualità.
Per quanto concerne la storia in sé, la trama risulta appassionante e coinvolgente, benché viziata a tratti dallo stesso peccato veniale che a volte affligge Martin Mystère, la macchinosità. Né manca purtroppo una robusta dose di infodump, d’altro canto male quasi necessario, al fine di introdurre il lettore alle complesse vicende storiche cui si fa continuo riferimento.
L’albo è impreziosito da una copertina di grande effetto, realizzata dal disegnatore storico di Martin Mistère, un Giancarlo Alessandrini che rivisita a modo suo il celebre dipinto di Eugène Delacroix La libertè guidant le peuple. Lo fa rimpiazzando l’eroina Marianne con il buon – si fa per dire – Dracula. E il risultato, almeno per noi di Nero Cafè, che, com’è noto, nutriamo spiccate simpatie vampiriche, è molto appagante.
Una lettura consigliata, insomma, all’insegna del fumetto di qualità.
Storie da Altrove n. 16:
Il vampiro che fece la rivoluzione
Soggetto e sceneggiatura: Carlo Recagno
Disegni: Alfredo Orlandi
Copertina: Giancarlo Alessandrini
(Luigi Milani)