Suki Waterhouse: una carriera tra moda, cinema e musica
Inauguriamo oggi una nuova rubrica, Dangerous Girls, e lo facciamo con Suki Waterhouse, un’attrice forse non ancora molto nota in Italia ma che ha all’attivo più di trenta film.
Suki Waterhouse è una modella, attrice e cantante britannica, forse nota più per essere l’ex di Bradley Cooper e l’attuale compagna di Robert Pattinson che per i suoi film, sebbene lei sia comparsa in pellicole di discreto successo – anche se mai come protagonista – come PPZ: Pride and Prejudice and Zombies, Assassination Nation, Pokémon: Detective Pikachu, Un giorno di pioggia a New York, La galleria dei cuori infranti, The Divergent Series: Insurgent.
Dei su citati film, di sicuro la sua parte in Assassination Nation è quella che maggiormente rientra nello spirito della nostra rubrica. Sarah, il personaggio che interpreta, fa parte del quartetto di ragazze che finisce nel mirino della gente “perbene” di una città che va letteralmente in subbuglio quando si diffonde la notizia che sono loro le responsabili di un attacco hacker che ha portato alla luce tutti gli scheletri nell’armadio dei loro bravi concittadini. Cosa che poi non si rivelerà vera, ma non è questo il punto: la caccia alle streghe che si scatena le costringerà ad armarsi per difendersi. Il film, ai limite del surreale, è una bella e cruda metafora di quella che è la società americana oggi.
Ma il film in cui di certo spicca di più è The Bad Batch, un viaggio solitario in un futuro distopico dove l’America è divisa tra una zona sicura e una terra deserta abitata da gente allo sbando. I criminali e coloro che vengono reputati inutili, pesi morti per la società, sono letteralmente sbattuti fuori ed è in questo mondo senza regole che finisce Arlen, una ragazza senza molte pretese né aspettative, che appena si ritrova nel deserto e riesce a trovare la carcassa di un’auto, decide che la prima cosa da fare è specchiarsi e mettersi il rossetto. Ciò che le accade poi è una discesa in un inferno di torture e mutilazioni da cui riesce a fuggire con astuzia e – diciamolo – parecchia fortuna. Arlen dimostra di avere una tempra forte, questo è certo, ma le successive scelte che compie risultano tutte un po’ discutibili. Non siamo qui per parlare del film in sé, ma di come Suki Waterhouse interpreti in modo esemplare il suo personaggio, una ragazza che non ha niente da offrire e che, in fin dei conti, desidera solo sistemarsi. Attratta dal bello – o più precisamente da un muscoloso Jason Momoa – e da un’idea di stabilità davvero molto effimera, non si fa problemi a compiere azioni deplorevoli per ottenerle. Il messaggio che arriva non vuole demonizzare il suo personaggio né tanto meno renderle giustizia, ma ne esalta di certo la tenacia e la caparbietà. Arlen si dimostra un camaleonte capace di adattarsi perfettamente alla cruda realtà là fuori e, anzi, forse tutto ciò che le succede è esattamente ciò che le ci voleva per trovare la sua realizzazione finale. Nel cast del film troviamo anche un istrionico Keanu Reeves.
Un’altra pellicola dove Suki Waterhouse è protagonista è di nuova uscita e s’intitola Seance – Piccoli omicidi tra amiche. Si tratta di un thriller ambientato in una scuola privata dove una ragazza muore misteriosamente e, poco dopo, fa la sua comparsa Camille, la quale inizia a indagare tra i segreti della Fairfield Academy. Il film viaggia sui soliti binari già conosciuti, studentesse che muoiono o scompaiono, un assassino che si nasconde tra di loro, un segreto che riguarda la protagonista svelato solo alla fine ma che risulta abbastanza prevedibile. La pellicola non sorprende più di tanto e Suki Waterhouse risulta un po’ congelata in una parte che forse le va un po’ stretta, data anche una scarsezza a livello di regia e sceneggiatura – cosa strana visto che ne è autore quel Simon Barrett dell’ottimo The next.
Molto meglio, invece, il ruolo – anche se secondario – in Burn, un thriller ambientato in una stazione di servizio giocato tutto sulla tensione. Qui, nella parte di una commessa quanto mai antipatica e sboccata, tira fuori il meglio di sé nel corso di una goffa rapina da parte di un piccolo criminale interpretato da Josh Hutcherson, lasciando il segno forse più dei personaggi principali, sebbene, come dicevamo, la sua parte sia per forza di cose minore (scoprirete il motivo guardandolo).
Suki non è l’unica attrice in famiglia, sua sorella minore Imogen Waterhouse, infatti, è anche lei del mondo dello spettacolo e ne abbiamo parlato non molto tempo fa in occasione del film Bride – Chimera, di cui Imogen è tra le protagoniste principali.
L’ultima fatica dell’attrice britannica è un album intitolato I cant’ let go, di recentissima uscita e di cui potete trovare già i video di alcuni singoli nel suo canale Youtube. Lo stile musicale di Suki Waterhouse è fondamentalmente pop, con virate verso il sad pop. E, a proposito di musica, attualmente è in fase di post-produzione la serie tv Daisy Jones and The Six (che vede come star principali Riley Keough e Sam Claflin), in cui Suki Waterhouse interpreta Karen Sirko, una delle prime musiciste donne del rock, tastierista dal fascino magnetico. La serie è tratta dal romanzo di Taylor Jenkins Reid ed è incentrata sull’ascesa di una band (in realtà mai esistita) che, negli anni 70, fece parlare di sé fino alla sua improvvisa e misteriosa caduta.
(Daniele Picciuti)