Bambole gemelle, di Marina Di Guardo

Titolo: Bambole gemelle
Autore: Marina Di Guardo
Editore: Feltrinelli
Anno: 2015
Prezzo: 1,99 euro per il formato digitale

Sinossi

Melissa Stone è intelligente. Melissa Stone è bella. Melissa Stone è sensuale.
Ma Melissa Stone è in un incubo senza risveglio. Quell’incubo si chiama Cheryl, sua sorella gemella svanita senza lasciare traccia molti, troppi anni prima. Eppure il legame tra Melissa e Cheryl, una connessione talmente misteriosa da sconfinare nell’arcano, rimane indissolubile da recidere. Così come il baratro che le separa rimane impossibile da colmare. L’angoscia è incessante. La sofferenza è straziante. Il vuoto è dilaniante.
Così, alla fine, Melissa prende una decisione altrettanto dilaniante. Fare ritorno dove tutto ha avuto inizio. Alla casa dei suoi genitori. E di Cheryl. Quella casa troppo lungamente ignorata, troppo disperatamente accantonata – anche se mai realmente dimenticata – ancora in attesa, là nelle foreste profonde sulle rive del magnifico Lago Tahoe. È forse proprio tra quelle mura la chiave del perdono per una colpa mai commessa eppure mai espiata? Si trova forse proprio in quelle foreste, la via d’uscita da quell’incubo mai voluto eppure mai espiato?
E la casa, quasi benevola, quasi compassionevole, non esita ad accogliere Melissa e il suo desiderio di risorgere. C’è la premurosa signora Garrett, appena dall’altra parte della strada, sempre pronta a sostenere e ad accudire. C’è la simpatica Natasha, agente della polizia di contea, che ricorda con affetto i giorni della loro infanzia. E c’è infine il fascinoso Paul, l’amore adolescenziale di Melissa, diventato il sogno proibito di ogni ragazza dei dintorni.
Tutto perfetto e rilassato, giusto? No, tutto sbagliato e tormentoso. Perché su questo palcoscenico semplicemente troppo ameno per essere reale, c’è qualcosa d’altro in agguato. Qualcosa di sepolto e di spaventoso e di malefico.
Quale segreto incombe dietro l’ostilità colma di disperazione del figlio della signora Garrett? Che cosa origina gli enigmatici riflessi che baluginano dalla casa di Paul? Che cosa si cela dietro gli improvvisi, insensati, scoppi d’ira dello stesso Paul?
Per Melissa Stone il ritorno alle origini che sembrava destinato al memento e al perdono si tramuta in una discesa agli inferi della deviazione e della depravazione, cerchio dopo cerchio verso una verità troppo terribile per essere anche solo concepita.

La recensione di Nero Cafè

“Sua sorella. Svanita. Era stata rinvenuta soltanto la felpa che aveva sulle spalle quel pomeriggio.
[…] Le ricerche? Prima frenetiche, poi rassegnate, infine abbandonate. Tracce? Nessuna. Corpo? Nessuno. Cheryl…? Come se non fosse mai esistita.”

Se Melissa torna a Minden, nel Nevada, è perché quella casa non può più essere ignorata.
È tempo di prendere delle decisioni, di assumersi delle responsabilità e di trovare il coraggio di tornare proprio lì, nei luoghi d’infanzia suoi e di Cheryl, l’amata sorella gemella scomparsa nel nulla dodici anni prima.
Le infinite ricerche effettuate nel tempo non hanno portato ad alcun risultato e tutti, proprio tutti, hanno dovuto infine rinunciare. Hanno rinunciato alla speranza, alla gioia, all’amore. I genitori di Melissa dovettero abbandonare le ricerche e non molti anni dopo anche la vita, distrutti dalla privazione, dal dolore e dalla sofferenza.
Monumento atroce e indifferente a tutti quei foschi ricordi, la casa si staglia adesso davanti agli occhi di Melissa, unica superstite della famiglia che fu e l’unica in grado, quindi, di poter prendere delle decisioni. Che farne? Per adesso Melissa accarezza con lo sguardo le stanze della vecchia e grande dimora che, dopo la morte dei genitori, non ha subito alcun cambiamento. Persino i soprammobili sono rimasti al loro posto.
Un grande e triste mausoleo dedicato alla povera Cheryl.
Melissa ripercorre le vie della sua città natale e la scopre identica a come l’aveva lasciata, piccina e tranquilla com’era. Persino i vicini di casa sono rimasti quelli di un tempo: i signori Garrett e Paul, il bel Paul che rubava il cuore di tutte le ragazzine della scuola, alto e bello, allegro e carismatico.  I suoi occhi verdi avevano mozzato il respiro in gola a tutte loro e strappato ben più di un sospiro.
Il ragazzo allegro e simpatico che era è diventato ora un uomo silenzioso, enigmatico e cupo ma anche volitivo e molto, molto sicuro di sé.
Uno di quegli uomini che ti aprono la portiera dell’automobile ma che nel frattempo notano come sei vestita, truccata e pettinata.
Uno di quelli attenti, precisi, scrupolosi.
Uno di quelli che si sente in diritto di dire: «Quelle scarpe non vanno bene, cambiale.»
Uno di quelli che ti regala l’abito da indossare al primo appuntamento.
Uno di quegli uomini, peraltro (per fortuna) piuttosto rari, che mentre ti ammalia ti sta anche facendo fare ciò che vuole soggiogandoti in una spirale di dedizione e attenzione che ottunde i sensi.
Melissa cerca di rimanere vigile, la mente inquieta e il cuore in tumulto, preoccupata ma affascinata, curiosa ma cauta. C’è qualcosa che non va in quell’uomo tanto bello e affascinante che la fa vestire come una bambola, che la tratta come una bambina capricciosa, che cambia umore in maniera così repentina e che a volte stringe i pugni tanto forte da far scolorire le nocche della mano.
La curiosità, si dice, uccide il gatto. E Melissa scoprirà con incredibile rapidità che il vecchio adagio contiene una verità tragica e assoluta.
Bambole gemelle è un romanzo breve ma dalla straordinaria capacità evocativa che sa creare, in mezzo alle parole, immagini di incredibile crudezza.
È il racconto di molti dolori che hanno cambiato cose e persone e che non vogliono annullarsi nel tempo, dolori che non vogliono essere sopiti, cicatrici che non vogliono trovare cura, lacrime che non hanno nessuna intenzione di venire asciugate ma che, anzi, vengono guardate con rancore e con una punta di umana soddisfazione, come se il dolore altrui avesse il potere – lui sì – di cicatrizzare alcune personali ferite.
Un thriller serrato e volutamente agile per prosa e dialoghi che, proprio grazie alla sua velocità narrativa, si fa leggere in un fiato e ghermisce il lettore trascinandolo in una danza ipnotica e sensuale.
Ci sono sesso, adrenalina, violenza, dubbio che si insinua.
Bambole gemelle ha tutte le carte in regola per essere apprezzato da un target di lettori molto ampio; da chi ama il thriller psicologico a chi ama un pizzico di erotismo, da chi ama l’horror a chi ama il noir, nessuno verrà deluso.

(Caterina Bovoli)

she devil