Vis a Vis – Il prezzo del riscatto
Dalla Spagna arriva Vis a Vis, un’interessantissima serie ambientata in una prigione femminile. Protagonista assoluta la bella e brava Maggie Civantos, nel ruolo di Macarena Ferreiro, rimasta incastrata dall’uomo con cui aveva una relazione e divenuta unico capro espiatorio nella truffa da lui messa in atto. Per questo finisce nella prigione di Cruz del Sur, istituto di cui è direttrice Miranda (Cristina Plazas) il cui desiderio è creare una prigione modello per il recupero delle detenute, ma nel quale, in realtà, succede ciò che succede in tutti i posti del genere: il crimine e l’ingiustizia continuano a farla da padroni.
Per Macarena è l’inizio di un incubo. La prima persona con cui riesce a legare, Iolanda, viene brutalmente uccisa. Macarena sa con chi si è allontanata e presto scopre anche il motivo presunto del suo omicidio. Prima di entrare in carcere, Iolanda ha nascosto da qualche parte nove milioni di euro, e adesso tutti vogliono trovarli, in particolar modo l’Egiziano, un criminale internazionale la cui compagna, Zulema Zahir (Najwa Nimri), è rinchiusa nel carcere di Cruz del Sur. E Zulema è, guarda caso, anche la persona che si era allontanata assieme a Iolanda prima che questa morisse. Purtroppo, Zulema è anche la regina incontrastata del carcere, il che fa di lei il peggior nemico che Macarena possa avere.
A complicare le cose ci si mettono la compagna di cella Annabelle (Imma Cuevas), che coinvolge Macarena, contro la sua volontà, nel suo giro di droga, e Estefania “Rizos” (Berta Vazquez), che le fa letteralmente la corte. Proprio questo attaccamento a Estefania provoca la gelosia di Saray Vargas (Alba Flores, già vista in Casa de Papel), sua ex-ragazza e compagna di cella e amica di Zulena. Ciliegina sulla torta, il dottor Sandoval, medico del carcere, inizia a vessarla con approcci sessuali subdoli e meschini.
Per fortuna, Macarena ha la sua famiglia. Suo padre Leopoldo (Carlos Hipolito), un ex-poliziotto ormai in pensione, e suo fratello Roman (Daniel Ortiz) si mettono sulle tracce dell’Egiziano e dei nove milioni con lo scopo di procurarsi il denaro per pagare la cauzione a Macarena e, allo stesso tempo, avere uno strumento con cui proteggerla da Zulena. Queste indagini mettono però i bastoni tra le ruote alla polizia all’ispettore Castillo, vecchio amico di Leopoldo, che non tarderà a sospettare qualcosa.
Tra i secondini, il sanguigno Fabio (Roberto Enriquez) è quello che prende a cuore la situazione di Macarena e finisce per provare qualcosa nei suoi confronti, nonostante sia sposato. Stando ben attento a non destare i sospetti tra i suoi colleghi, in particolare nell’amico Palacios (Alberto Velasco), sempre pronto a essere la sua coscienza, quando serve, Fabio si assume il compito di sorvegliarla, convinto da Leopoldo che lei possa essere in pericolo. Almeno fino a quando qualcuno non gli fa cambiare idea…
La discesa nell’incubo di Macarena è rapida e dolorosa e ogni volta che tenta di tirar fuori gli artigli, qualcos’altro le piomba addosso con maggior veemenza, schiacciandola. La serie si muove rapida e crudele sulla sua pelle e lo spettatore è davvero portato a parteggiare per lei e per chiunque, a volte anche solo per un momento, si erga a prendere le sue difese.
Vis a vis è una serie che prende da subito, non ci si annoia e le dinamiche tra le carcerate sono più che interessanti, a tratti fanno riflettere su come ognuna di esse, anche la più abietta, possa in fondo avere dei sogni e delle speranze. Che, comunque, finiscono puntualmente per essere distrutte dalla cruda realtà.
Su Netflix sono ora disponibili tutte le stagioni.
Quattro coltelli
(Daniele Picciuti)