The Walking Dead: finale di stagione

Il Terzo Occhio ha seguito The Walking Dead fin dal suo esordio. Due stagioni brevi ma intense, in cui abbiamo assistito alla fine del mondo così come lo conosciamo, ad opera di orde mai sazie di zombie.

Abbiamo seguito le vicende di un gruppo di superstiti, in lotta ogni giorno, ancor prima che per la sopravvivenza, con se stessi, per il benessere – o forse dovremmo dire il comando – del gruppo.

Shane e Rick, una volta grandi amici – oltre che tutori della legge – si sono involuti fino a cercare di uccidersi l’un l’altro, entrambi resi ciechi dall’amore per Lori e Carl (moglie e figlio di Rick) e per la conservazione del ruolo di leader. Certo, tutti noi abbiamo parteggiato per Rick – sebbene la sua “saggezza” sia venuta meno puntata dopo puntata – e odiato Shane per il suo cinismo, la follia delle sue azioni, la falsità delle parole dette ai compagni per togliersi d’impiccio tutte quelle volte in cui gli ormoni hanno ragionato più velocemente del cervello.

– Attenzione Spoiler –  

La sua dipartita a una puntata dal termine di questa stagione lascia però un senso di vuoto e – diciamocelo – un po’ di amaro in bocca. Forse perché ci aspettavamo che la resa dei conti sarebbe arrivata lunedi prossimo, 19 marzo. Ma una resa dei conti, siamo convinti, ci sarà lo stesso. I non-morti che avanzano nella notte verso la fattoria lasciano presagire un ricco banchetto coi “topi” – i nostri – chiusi in trappola all’interno della casa di Herschel.

Ancora freschi della tragica morte di Dale, la vera coscienza del gruppo – non è un caso che lo scontro tra Rick e Shane sia avvenuto dopo la perdita di questa “coscienza comune” – i superstiti devono cercare di tornare compatti se vogliono uscire vivi da questa ennesima prova. E così restiamo in attesa del gran finale di lunedi prossimo, accanto a Rick, ormai “maturato” e pronto a tutto dopo l’uccisione di Shane; a Daryl, le cui contraddizioni ne hanno fatto un personaggio interessante, fonte – ci auguriamo – di nuove sorprese; a Glenn, dal quale ci aspettiamo grandi cose se vuole che la sua storia con Maggie non muoia sul nascere; ad Andrea, dalla quale – dopo la morte dei suoi compagni più stretti – potrebbero scaturire azioni estreme e imprevedibili; a Lori, sempre più insopportabile, ma pur sempre elemento cardine negli equilibri del gruppo; a tutti gli altri, nessuno fuori posto in questa grande giostra crudele che è il mondo cinico di The Walking Dead.

Quattro Coltelli per quella che è la serie tv horror dell’anno.

(Daniele Picciuti)