Dylan Dog Color Fest n. 13
Lo scorso 8 agosto è approdato, puntuale come sempre, il nuovo Dylan Dog Color Fest. L’albo si presenta bene, grazie anche all’accattivante copertina, realizzata dal talentuoso LRNZ, alias Lorenzo Ceccotti.
Tuttavia, al di là dell’indubbio valore aggiunto offerto dal colore, la qualità delle storie è altalenante.
Prendiamo ad esempio la prima, Il sogno del minotauro: lo spunto è promettente, dal momento che viene evocato il mito del Minotauro, posto in relazione a un Dylan Dog anziano e stanco. Tuttavia la storia appare irrisolta, confusa. E anche i disegni di Carlo Ambrosini, che firma soggetto e sceneggiatura, non convincono del tutto: un po’ troppo ordinari e vecchia maniera, forse.
La situazione migliora un pochino in Attenti al Goblin!, firmata da una vecchia conoscenza di D.D., Claudio Chiaverotti, coadiuvato dai promettenti Paolo Armitano e Davide Furnò alle matite. Ma di nuovo la storia non convince del tutto, come se l’autore non fosse riuscito a sviluppare compiutamente la trama elaborata nello spazio forse troppo angusto offerto dall’albo.
Diversa la musica nell’episodio firmato da Paola Barbato e reso visivamente da Riccardo “DMZ” Burchielli, una storia gotica che vede protagonista una figura femminile di grande tempra. Nulla di eclatante, intendiamoci, ma la qualità stavolta è innegabile.
Chiude l’albo Prigioniero, scritta da Fabrizio Accatino e disegnata da un Eugenio Sicomoro in stato di grazia, coadiuvato da Silvia Robustelli ai disegni e Emiliano Tanzillo ai colori. La storia, ancorché forse un poco prevedibile, è ben congegnata e attinge al repertorio horror di film come La maledizione di Damien o Il presagio. Ma, grazie anche all’iperrealismo di Sicomoro, il risultato convince eccome.
Diciamo che forse il limite imposto dalla peculiare struttura dell’albo mette a volte in crisi gli autori, anche perché non è facile confezionare storie horror efficaci nell’arco di poche pagine, questo va detto.
DYLAN DOG COLOR FEST n.13
Data di pubblicazione: Agosto 2014
Editore: Sergio Bonelli Editore
Copertina: LRNZ
(Luigi Milani)